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Stress cronico: come riconoscerlo?

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di Redazione

09/03/2022

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Il corpo umano è in grado di provare diverse situazioni di stress e di reagire nel modo più appropriato, perché lo stress è considerato una reazione fisiologica dell’organismo che spinge diverse reazioni fisiche e psicologiche, come l’evitare un pericolo o fare del meglio per uscire da una situazione di disagio.

Anche se i meccanismi fisiologici di risposta allo stress sono gli stessi per tutti gli individui, cambiano i modi di reagire. Alcune persone possono provare dei sintomi psico-fisici durante o dopo una situazione altamente stressante, sintomatologie che provocano notevoli disturbi.

Uno stress intenso e duraturo, se non gestito, può avere diverse conseguenze sulla salute di un individuo, come la presenza di mal di testa, fastidi allo stomaco, ansia o disturbi del sonno. I sintomi della gastrite, ad esempio, sono molto comuni nei soggetti che vivono situazioni di stress eccessivo per un periodo prolungato.

Quali sono i sintomi dello stress

Numerosi studi medici hanno dimostrato che lo stress è un fenomeno in grado di peggiorare dei sintomi e delle patologie già presenti. A livello fisico, i sintomi più comuni che si manifestano in situazioni di stress eccessivo sono:

  • Disturbi di stomaco;
  • Emicrania;
  • Tachicardia;
  • Disturbi del sonno;
  • Problemi circolatori;
  • Disturbi della digestione;
  • Capogiri
sintomi dello stress cronico
sintomi dello stress cronico

A questi si accompagnano molto spesso dei sintomi psicologici come una forte irritabilità e nervosismo, un senso di impotenza, difficoltà di concentrazione e una forte difficoltà ad affrontare delle nuove situazioni che porta più facilmente a scoraggiare l’individuo.

Quali sono le fasi dello stress cronico

Secondo gli esperti, sono 5 le fasi del distress cronico, ovvero le diverse fasi che attraversa un individuo che vive situazioni di stress prolungate e che si ripresentano ripetutamente:

  1. Stanchezza fisica e mentale (cronica)

Si tratta di una prima fase del distress cronico che, in genere, inizia con la ricerca di una necessità da soddisfare quotidianamente, come bere del caffè per svegliarsi e farlo ogni giorno. Successivamente, stanchezza cronica prevale verso il tardo pomeriggio o la sera e richiede all’individuo di rilassarsi e col passare del tempo la stanchezza diventa sempre più lunga, si presenta anche di giorno e provoca una forte mancanza di forze.

  1. Autoisolamento e problemi a socializzare

La mancanza di forze e la stanchezza cronica provocano dei disturbi psicologici che causano una condizione di autoisolamento e l’inizio di problematiche nel relazionarsi con altre persone. Si diventa più nervosi e ostili con tutti, si perde la capacità di autocontrollo e si riducono gradualmente gli incontri con le altre persone. In questa fase, in genere, si trascurano anche gli affetti più cari.

fasi dello stress cronico
fasi dello stress cronico
  1. Costante irritabilità

La costante irritabilità diventa più forte e si aggiunge l’aggressione, non rivolta verso gli altri ma rivolta verso sé stessi. Si tratta, infatti, di un’aggressione che coinvolge l’organismo interno di un individuo e provoca numerosi disagi come la confusione, l’incapacità di prendere decisioni, mancanza di equilibrio emotivo e l’insorgere della depressione

  1. Dolori cronici

La quarta fase comprende la trasformazione dei sintomi fisici causati dallo stress, in sintomi cronici, provocati dall’organismo come campanello d’allarme. I primi sintomi cronici collegati allo stress eccessivo e prolungato sono: la rigidità muscolare nelle aree del collo, delle spalle e della parte inferiore della schiena, bruxismo, emicranie, cefalee, sintomi della gastrite, nausea e dolori articolari.

  1. La nascita di patologie da stress

Quest’ultima fase del distress rende visibile la gravità della situazione, attraverso la manifestazione di malattie specifiche e diverse da individuo a individuo, provocate dall’indebolimento del sistema immunitario.

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