Distress respiratorio nei neonati: trattasi di un’insufficienza respiratoria che colpisce il neonato e che può esser fatale nel 30% dei casi.
Come si manifesta:
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cianosi
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apnea
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Diminuzione della produzione di urina
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Grugniti
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Infiammazione nasale
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Braccia o gambe gonfie
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Rapida respirazione e superficiale, con rantoli
A studiare questo problema è stata l’Università Cattolica del Sacro Cuore, i risultati son stati poi pubblicati nella rivista The Lancet Respiratory Medicine, famosa rivista di medicina che ha contribuito a chiarire i criteri diagnostici per poter curare i neonati.
Distress respiratorio nei neonati: di cosa si tratta e lo studio
Il problema riguarda l’apparato respiratorio dei neonati, il distress è un‘insufficienza respiratoria molto grave, che può far crollare l’ossigenazione facendola arrivare a parametri che possono causare la morte. Migliaia di bambini ogni anno ne sono colpiti, solo in Italia, e purtroppo non vi erano fino ad ora dati epidemiologici precisi.
E’ quindi partito il Progetto internazionale “Neonatal ARDS” il cui scopo era proprio quello di dare una definizione internazionale di sindrome da distress respiratorio acuto neonatale che fosse valida per tutto il primo mese di vita del neonato con cause del tipo: polmonite diffusa; immagini di opacità polmonare diffusa e bilaterale; deficit di ossigenazione, escludendo complicazioni alla nascita come edema polmonare di origine cardiaca, prematurità polmonare o anomalie congenite.
Giorgio Conti, Direttore Terapia Intensiva Pediatrica della Fondazione Policlinico Gemelli, ha spiegato che con questa ricerca vi saranno a disposizione più dati per affrontare il problema e quindi per gestire eventuali distress respiratori del neonato.
Ribadiamo che lo studio non è incentrato su casi di parto prematuro, per cui nascono bambini non in grado di gestire i polmoni e pertanto colpiti da distress respiratorio, qui si parla di bambini sani che a seguito di un problema manifestano crisi respiratorie.
Ricordiamo che inoltre il distress respiratorio può manifestarsi anche a causa di ereditarietà, diabete da parte della padre, parto cesareo. Gravidanza multipla, complicazioni durante il parto.