Autismo: quanto incidono i fattori ereditari? Una ricerca ci svela che avere parenti autistici può determinare una predisposizione.
L’autismo è tutt’ora una malattia misteriosa, di cui s’ignorano le cause. Sì sono stati additati i vaccini, no non sono responsabili. Fu Andrew Wakefield nel 1998 a mettere in correlazione attraverso dati fraudolenti l’autismo e i vaccini per morbillo, parotite e rosolia, causando panico ed allarme, ma tutto ciò è stato smentito.
Ora s’ipotizza che in qualche modo possa essere rilevante un fattore genetico.
Con il termine autismo s’intendono i Disturbi dello spettro autistico, un disordine che colpisce diversi aspetti della vita del bambino soprattutto sul piano sociale.
Autismo: lo studio sui fattori ereditari
La Icahn School of Medicine at Mount Sinai ha condotto una ricerca pubblicata sulla rivista JAMA, secondo tale ricerca questo disturbo dipende per l’83% da tratti genetici ereditari.
Fino ad ora si era pensato che le cause dell’autismo fossero determinate per il 50% da fattori ereditari e per il 50% da fattori ambientali.
Lo studio invece ha evidenziato che i fattori genetici sono molto rilevanti: sono stati individuate 37.570 coppie di gemelli, 2.642.064 coppie di fratelli, 432.281 coppie di ‘fratellastri’ figli della stessa madre e, infine, 445.531 figli dello stesso padre e su di loro si è proceduto ad un’analisi genetica, il risultato è stato che a 14.516 bambini è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico.
Incrociando tutti i dati genetici è risultato che la probabilità di due fratelli di essere affetti entrambi da autismo sale in base alla somiglianza genetica, perciò il rischio è più alto tra i gemelli omozigoti e minore tra fratellastri.
Questo accade perché i gemelli omozigoti presentano un corredo genetico identico, le differenze sono puramente di carattere ambienta. Tra semplici fratelli si condivide lo stesso Dna per il 50% mente i figli della stessa madre o figli dello stesso padre presentano solo una porzione uguale ovvero il 25%.