Iperattività – il disturbo Evolutivo dell’Autocontrollo per cui il bambino fatica a concentrarsi, controllare gli impulsi ed il livello di attività.
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Iperattività: cos’è, come riconoscerla
La sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo caratterizzato da un insieme di comportamenti che causano una costante disattenzione e iperattività in grado di interferire con il funzionamento e lo sviluppo neurologico del soggetto.
E’ importante dire che non si tratta di una “fase” e che non è nemmeno il frutto di una cattiva educazione.
E’ un disturbo che ostacola la crescita del bambino, gli impedisce di rapportarsi correttamente circa le attività e le relazioni con gli altri.
Tutto ciò genera stress e difficoltà di gestione del bambino ma anche pregiudizi verso lo stesso o verso i genitori pertanto è bene far fare una diagnosi ad uno specialista quanto prima.
La diagnosi di ADHD viene fatta da uno specialista che valuterà le condizioni del bambino e quanto riferiranno i genitori sul suo comportamento.
Quando ci si deve rivolgere ad uno specialista?
Se il bambino presenta una forte impulsività, disattenzione e difficoltà di concentrazione molto evidente.
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Iperattività: una nuova cura per affrontare il problema
Gli esperti, dell’ University of Canterbury in Nuova Zelanda, hanno condotto uno studio su 93 bambini nella fascia di età 7-12 anni con disturbo da iperattività.
Partendo dalla base secondo cui l’alimentazione gioca un ruolo importante, è stato studiato un integratore chiamato ‘nutrienti essenziali giornalieri’ (‘Daily Essential Nutrients’ – DENs) contentente 13 vitamine, 17 minerali, e 4 aminoacidi.
E’ stato somministrato a metà del gruppo l’integratore mentre all’altra metà un placebo tenendo sotto controllo gli effetti su entrambi i gruppi.
Dopo 10 settimane di trattamento, il gruppo di intervento che prendeva l’integratore presentava miglioramenti soprattutto sulla sfera emozionale, sull’attenzione e sulla concentrazione.
Lo studio ,sull’alimentazione dei bambini affetti da iperattività, ha dimostrato che hanno una dieta squilibrata ricca di zuccheri, bibite gasate e cibo da fast food questi studi sono stati poi pubblicati sul Journal of Child Psychology and Psychiatry.
Possiamo quindi dire che l’alimentazione che diamo ai nostri figli influenza le attività, la sfera emotiva e le problematiche legate alla salute.
Adottare uno stile alimentare sano è importane sin dallo svezzamento del bambino.